Buon 2017

Buon 2017 a tutti, in particolare alle persone che seguono i miei articoli.

Per molte persone il cambio della guardia tra un anno e quello che lo segue può rappresentare un buon motivo di cambiamento, anche perché in quest’anno nuovo avranno un anno in più.

Vediamo come si comporta l’essere umano nell’arco di una vita.

I cambiamenti veri si compiono ogni sette anni.

Se guardiamo il bambino, vediamo che i suoi primi sette anni (o settennio) li impiega dividendoli in due fasi: la prima è la fase in cui emette suoni non articolati, poi impara a camminare e, raggiunta la stazione eretta, inizia ad apprendere l’arte del linguaggio; nella seconda fase egli si fortifica ed inizia a correre e ad esprimersi meglio.

Purtroppo, ai sei anni viene la scuola – “purtroppo” perché il bambino necessita di ancora un anno per maturare il suo primo settennio – ed ecco che questo bambino, non ancora pronto, affronterà la scuola in maniera insana… ma andiamo oltre!

Dopo il primo settennio, il bambino sano sogna l’avventura, i suoi giochi (se non viene plagiato con computer e altre diavolerie) sono di gruppo: “facciamo finta che” è un gioco sano dove il ragazzino si veste idealmente dei panni di un personaggio. Questo per lui è il suo lavoro: lasciamolo fare, però osservandolo.

Arrivato attorno ai 14 anni, gli ormoni inviano degli inequivocabili segnali: qualche accenno di barba, peli ascellari e inguinali. A parte la barba, questo vale sia per i maschi che per le femmine.

In questo periodo, un ragazzo sano guarda con una certa attenzione le ragazzine, e loro fanno lo stesso. L’amore per il gioco ora cerca di esprimersi in amore verso l’altro sesso e ciò continuerà per tutta la vita, poiché quella che lavorava prima era FORZA VITALE mentre ora si può chiamarla FORZA DELL’ANIMA.

Abbiamo dunque due forze altrettanto potenti, e queste continueranno a svilupparsi ed affinarsi fino ai 28 anni. In quel periodo, il/la giovane sano/a maturano, ed ecco che un’altra forza s’inserisce: la FORZA DELL’IO O DELLA PERSONALITÀ.

A 35 anni un essere è completo nelle sue tre parti costitutive.

La fase ascendente si chiude verso quell’età e vira verso una parabola discendente, che in cambio, se si è stati allevati in modo adeguato, ci dà conoscenza e coscienza (coscienza=conoscenza con il cuore (co=core)).

Verso l’età più matura, cioè i 42 anni, l’essere dovrebbe iniziare a dare al mondo quello che ha imparato ed elaborato, ciò continuerà attraverso i 49, i 56, i 63, i 70… insomma, per tutta la vita.

Naturalmente quello che si è elaborato ai 42 anni deve poi essere rivisto lungo tutti i settenni, rivisto, ristudiato e proposto ogni volta in modo nuovo.

Non importa la vostra età, provate a ripensare a come eravate nei tempi antecedenti: c’è stata un ascesa o vi siete fermati o peggio avete imboccato la strada in discesa?

BUONA RIFLESSIONE E, NATURALMENTE,

BUON ANNO.

AMORE E LIBERTÀ MORALE

La Terra sta vivendo il suo quinto periodo di cultura (in altri articoli verranno trattate le varie epoche di cultura), un periodo di possibilità mai sperimentato prima nella storia del mondo.

Sembra, però, che l’offuscamento sia di casa in tutte, o quasi, le persone.
L’amore non è più compreso e la libertà nemmeno, al posto del primo troviamo la sessualità e l’amore egoistico per sé stessi, mentre sembra che la libertà sia contemplata nella più bassa delle sue accezioni.

Il tempo attuale sta dando prova di quanto la sfera Statale abbia avuto il sopravvento sulla stessa Umanità e la condizioni neanche più velatamente.
La religione è piena di buoni propositi che in pratica non servono.
Religione significa re-ligere, ricollegare il mondo della materia con quello spirituale.
In America Latina, molti criminali prima di uccidere si fanno il segno della croce e portano una croce d’oro attorno al collo. Questa mal comprensione dello spirito è in parte imputabile a tutte le religioni che hanno condizionato l’essere umano predicando il bene senza voler insegnare che il “Mistero” deve venir svelato.

La ripetizione delle vite terrene già da sé sarebbe argomento che potrebbe far riflettere. Il karma – o altrimenti detto “bilanciamento delle nostre azioni e dei nostri pensieri”, a volte simultaneo, a volte in vite successive – è un pareggio delle nostre azioni/pensieri che potrebbe far riflettere, e prima di fare del male ad altri far dunque prendere coscienza; e la coscienza dovrebbe troneggiare in cima alle vette della libertà.

La coscienza non è, però, di per sé stessa moralità, poiché si può far del male con la coscienza di farlo, anche se i più sono come piccoli bambini che possono far del male senza saperlo.
Negli anni ‘60 molti parlavano di libertà: sessuale, dalla famiglia, dalla scuola e poi libertà di bere, di drogarsi e via dicendo, fino ad arrivare al punto dove siamo oggi: miseri, derelitti resti di quella civiltà che non abbiamo saputo coltivare e dunque far fiorire.

L’arroganza trionfa al pari della paura, ancora si confonde l’ego con l’io e se non verrà considerata l’immortalità dell’io, che sempre torna a perfezionarsi in un corpo vita dopo vita, slitteremo ancor di più nella profondità degli abissi. La libertà, quella vera, è libertà di lavorare con amore (ognuno con il suo talento) per la divulgazione dei principi qui riassunti, è libertà di studiare sì la scienza materialistica, ma anche quella spirituale, poiché non c’è antitesi tra le due, ma dovrebbero fondersi una nell’altra.

L’antitesi di oggi è l’ateismo e la falsa spiritualità presa a prestito da tempi remoti.
Bello, anche se non va a incidere profondamente, è tutto ciò che si agita: ambientalismo, tutela degli animali, tutela dell’agricoltura… meglio questi movimenti che lo stare in poltrona, l’importante, però, sarebbe che tutti quelli che aderiscono a queste lotte potessero approfondire le realtà che stanno dietro ad ogni manifestazione visibile.

La materia si tocca, lo spirito no, la materia si vede, lo spirito no, per approfondire il mondo dello spirituale dobbiamo costruirci degli “occhiali magici”, e questo comporta uno studio libero, morale e amorevole.
Noi non vediamo lo spirituale, ma ne cogliamo le manifestazioni, gli effetti.
Se guardiamo una pianta e osserviamo la sua crescita chiedendoci cosa la spinga verso la luce e non solamente studiarla per darle un nome, una famiglia di appartenenza i suoi contenuti vitaminici, minerali eccetera, ecco che noi siamo già nel campo meditativo; cos’è che la fa mettere radici nel buio della terra e la porta a svettare in alto nella luce solare? Non è forse già questo un insegnamento? La pianta ci offre, mediante la contemplazione di essa, quella che dovrebbe essere l’ascesa di tutti noi: dal buio dell’ignoranza alla luce della saggezza.

Fatti non foste per viver come bruti ma per acquisir virtute e canoscenza.

Un popolo saggio non interessa a nessuno

Settimocielo-biologico-trieste

 

Nessun politico, nessuna società vuole che il popolo diventi saggio

Questa realtà è quella che impedisce ogni arte che sia vera arte, ogni commercio che sia sano commercio, ogni aspirazione a migliorare, ogni tipo di ecologia.

53.000 auto blu in Italia avrebbero dovuto essere vendute, le società criminali avrebbero dovuto scomparire, l’accoglienza dei profughi avrebbe dovuto essere regolamentata, le pensioni non dovevano essere toccate…

Questo nella sola nostra penisola, ma non va meglio in altre parti del mondo.
C’è una sorta di coalizione tra gli stati (governo mondiale), che hanno sempre idealizzato un mondo di schiavi al servizio dei potenti.
Se le persone potessero studiare in scuole prive di programmi ministeriali, se ognuno potesse autoregolamentarsi in funzione della sua felicità, questo vorrebbe dire che le persone diventerebbero libere e una persona libera può aiutare gli altri ad evolversi.
Questo deve essere assolutamente evitato altrimenti i potentati sarebbero ben presto privati dei loro poteri.

Non esistono destra e sinistra, questo l’avevo capito già da ragazzo, ed è proprio per questo che non ho mai abbracciato una fede politica.
Vediamo tutti come i potenti non siano persone sagge o intelligenti, essi lavorano contro il popolo e non si domandano perché, pieni di soldi come sono, l’importante è che nessuno schiavo si ribelli, che nessuno li disturbi nel loro sogno di potenza.

Pensateci su: problemi di inquinamento? Si chiudono tutte le attività inquinanti, subito e non tra… tra… tra…?
Strane scie bianche solcano i cieli mutando il clima?
Non si paga più chi li guida e si sequestrano gli apparecchi.
Ci sono discariche inquinanti?
Si vietano tutte le sostanze inquinanti e gli imballaggi in materiali non ecocompatibili.
Non si trova lavoro?
Si fanno corsi di agricoltura organica e si danno le terre a chi ha la voglia e l’arte di coltivarle.
Ci sono criminali in giro?
Si rinforzano la polizia e l’esercito e si sbaracca tutto quello che hanno ricavato dalle loro criminose attività, e si mandano per 5 anni nell’Artico. Chi sopravvive e chi no, Giustizia divina.

Così avrebbe agito un Salomone, con giustizia ed equità.
Penso che tutti vorrebbero partecipare a una società salomonica dove nessuno, se non se li è conquistati, avrebbe dei privilegi.
Pensate ad un mondo bello: belle case, macchine elettriche, vie pulite, bella musica, confortevoli ospedali, ognuno a fare il lavoro che più gli è congeniale. A capo solo le persone che dimostrano di essere sagge e morali.
Vi piacerebbe un mondo dove le tasse fossero commisurate davvero al vostro reddito e fossero minori per chi è più utile alla società?
E le tasse dovrebbero servire per fare belle e sicure la strade, per gli ospedali, per la ricerca, per costruire teatri, biblioteche, luoghi dove incontrarsi diversi dai bar e le sagre o peggio le discoteche.

Nessuno avrebbe bisogno di alcol o droghe perché una persona libera e felice basta a se stessa. Nessun voto a scuola, ma valutazioni, e dunque offrire agli studenti la possibilità di studiare solo quello che in loro accende l’entusiasmo. Quanti bravi operai, quanti bravi contadini e medici, architetti, commercianti, musicisti, artisti in genere…
Sembra un’Utopia solo a quelle persone che sono state a lungo plagiate dai potenti e dai parenti a loro volta plagiati. Ogni sogno può divenire realtà, ma occorre crederci e mobilitarsi, passare parola, proprio come si passano ricette di cucina: così passare ricette di vita.

Naturalmente per crescere, almeno all’inizio, occorrono persone che già perseguono questa via di innalzamento e possono aiutare la comprensione a quelli che sono agli inizi, ci vuole socializzazione, libera socializzazione.
Ci vuole coraggio, ci vuole impegno, ci vuole studio, ma pensate: Una Società umana, libera, pensante, non più obbligata dai potenti di turno non farebbe guerre, ladrocini, abusi, distinzione tra donne e uomini, tra intelligenze diverse, tra nord e sud.
Non si costruirebbero più armi e quelle esistenti, una volta fuse, diverrebbero tante campane Maria Dolens che coi loro rintocchi ravviverebbero l’aria di tutto il mondo.

PENSATECI.