Una nutrizione armoniosa

Veduta del Goetheanum a Dornach

Nei miei primi due libri ho abbondantemente trattato del tema nutrizione per tentare di far comprendere la differenza tra l’alimentazione intesa come approvvigionamento di cibi e bevande e la nutrizione totale, quella che riguarda ogni cosa che entra in noi o in contatto con noi, lasciando in noi qualcosa.

Non solo cibo per il corpo

Anche l’anima si nutre, anche lo spirito, ma questo viene ignorato, almeno in parte, dalla scienza ufficiale e materialista.
Dico “almeno in parte”, poiché esiste la psicoanalisi, che intravede un altro uomo dentro l’uomo che si tocca e si misura; purtroppo, anche la psicoanalisi, essendo fondamentalmente materialista, non trova l’aggancio serio (non new age) alla realtà sovrasensibile tranne che in alcuni casi (si vedano, in proposito Bernard Lievegoed nei suoi vari libri, Weizsacker in Psicoterapia e antroposofia o Konig in L’anima umana: una risposta alla dilagante psicologia senz’anima, tanto per citarne alcuni).

Sofferenza dell’anima

Sono ancora molte le persone che per alimentazione benefica intendono soltanto il cibarsi di prodotti naturali; certo, questa è e rimane la base irrinunciabile per un sano sviluppo dell’essere umano, ma non basta.
Se siamo innamorati possiamo anche rinunciare al cibo, se siamo tristi possiamo oltrepassare i limiti ed abbuffarci di ogni cosa ad ogni ora del giorno e della notte.
Cosa vuol dire ciò? Che l’anima è estasiata oppure soffre.

Perché l’anima soffre? Quando l’anima soffre?
Di solito soffre perché non si accorda (come uno strumento) con il suo Io, con il suo vero essere, cioè non vive secondo la sua natura ma secondo una “natura” sfalsata.
Quando un modo di essere rispecchia non più noi, ma quello che la società consumistica vuole, noi, pur realizzando quel modo di essere, rimaniamo tristi e depressi.
Se non coltiviamo un pensiero cosciente, invece di trovare le giuste soluzioni cadremo in nuove trappole e l’anima continuerà – fors’anche all’infinito – a vivere la sua tragedia.

Dal piano animico, piano piano i disturbi tenderanno a scendere sul piano vitale rendendoci malati e, se ancora non vi sarà stata fatta la giusta manovra per uscirne, si scenderà al piano fisico dove le malattie induriscono il corpo ed il cervello.

Anche l’anima innamorata, estasiata, può correre dei rischi, ma per fortuna la fase del vero e proprio innamoramento non supera i sei mesi; c’è una sorta di autoregolazione in questo, dopo un periodo di solo amore sospirato occorre usare il pensiero e farsi dei progetti.

Il nutrimento dell’anima

È importante per tutti e specialmente per i giovani nutrire tutti e quattro gli aspetti dell’entità umana: il corpo fisico e quello vitale si nutrono attraverso il cibo sano, biodinamico – o almeno biologico – di alta qualità e le bevande: acqua, tisane, centrifughe di frutta e di verdure, caffè d’orzo, di farro o di cereali misti.

Abbiamo bisogno, poi, dell’aria e, visto che non è pensabile che tutti si trasferiscano in luoghi salubri, occorre lottare mille volte di più di quel che si sta facendo per ridurre l’inquinamento proponendo alternative non solo efficaci, ma anche alla portata di tutte le tasche.

L’anima si nutre di bellezza, tutto ciò che è vero e buono si esprime nel bello, nel bello della poesia, della letteratura, della scultura, della recitazione, del canto, della pittura, della musica.

Pensiamo solo per un attimo alla “musica-sofferenza” che ci avvolge da tanti anni, alle discoteche con annessi e connessi, a quel rumore ascolta e getta che influisce negativamente sull’anima e sulla psiche.
Quando una melodia, attraverso il nostro sistema uditivo, arriva all’anima, se questa melodia è bella muove l’anima e la dispone ad accogliere in sé forze spirituali che vivono nel mondo dei suoni. Al contrario, se la musica è la musica-sofferenza delle discoteche, l’anima accoglie entità sì spirituali, ma del genere distruttivo. Ciò che è giusto e buono è bello e, come tale trasmette bellezza, bontà e giustizia.

Lo spirito, l’Io, è la parte fondamentale di noi stessi, è la parte che – se lasciamo che operi correttamente – organizza le altre tre parti del nostro essere.

Spunti di riflessione

L’Io si nutre di riflessioni, meditazioni, preghiere, letture adeguate; è dunque importante trovare in sé la religiosità (non la religione), è importante riconoscersi quali esseri che non appartengono solo a questo mondo, non sono solo fatti di materia (di quanta materia è composto il fisico? Quasi nulla!), ma appartengono ad un mondo di forze molto più vasto dove non esiste morte ma solo trasformazione.
Sì, noi non ci esauriamo nel piccolo ambito della vita materiale e, se solo ci sforzassimo di essere cavalieri e non cavalli, se studiassimo i testi giusti potremmo almeno intravedere la grandezza e la saggezza di quel vasto mondo.

Letture consigliate:

R. Steiner, Il mistero solare

R. Steiner, Teosofia

R. Steiner, Le manifestazioni del karma

R. Steiner, Reincarnazione e karma

R. Steiner, Il corso dell’anno come respiro della terra

R. Steiner, Problemi di fisiologia e terapia alla luce della scienza dello spirito  

L. Chevalier, Gli spiriti della natura  

S. M. Francardo, Rispetto del bambino e salute   

R. Hauschka, La natura della sostanza

B. Lievegoed, Le correnti di misteri in Europa e i nuovi misteri

G. Peccarisio, Ereditarietà ed individualità  

G. Peccarisio, La forza dei sentimenti

M. L. Peccarisio, L’euritmia    

W. Wunsch, Formare l’uomo attraverso la musica  

In apertura di articolo, una veduta parziale del Goetheanum a Dornach, vicino a Basilea. L’edificio, che inizialmente era in legno e fu ricostruito in cemento armato dopo essere andato distrutto in un incendio doloso, è la sede mondiale dell’Antroposofia e fu disegnato da R. Steiner, l’uomo che più ha dato nei campi della medicina, architettura, arte, agricoltura e spiritualità, e che forse per questo è stato, almeno in Italia, del tutto oscurato portando così un danno grandissimo al futuro.

Invitiamo i nostri lettori ad avvicinarsi all’attività di Steiner attraverso le letture consigliate sopra, o iniziando con una semplice ricerca in rete per le parole-chiave Rudolf Steiner, antroposofia, agricoltura biodinamica, medicina steineriana o pedagogia steineriana.
Il pensiero di Steiner può fecondare qualsiasi campo nel quale voi operate, senza voler essere un “guru”, ma solo invitando a sperimentare.

Esperienze con il vivente: i succhi vegetali

Biologico-Trieste-Settimocielo-Succhi-Piante

Il vivente – in questo caso – è il mondo delle piante, in particolare si parla dell’esperienza con i succhi che da alcune di queste piante vengono preparati.

I succhi migliori vengono estratti dalle piante fresche e biologiche, vediamo cosa contengono:

  • Sostanze amare:  promuovono la buona digestione e il metabolismo (rilascio della bile), attivano la disintossicazione del sistema epatico e numerosi enzimi (gastrointestinali, del fegato e del pancreas).
  • Flavonoidi: svolgono attività antiossidante, dunque hanno la funzione di prevenire la formazione di radicali liberi.
  • Mucillagini: proteggono le mucose e rimuovono le tossine.
  • Saponine: svolgono una funzione antinfiammatoria, accanto a quella di protettrici delle mucose.
  • Tannini: sono lenitivi, perché contrastano le irritazioni
  • Oli essenziali: svolgono attività antimicotica.
  • Minerali: a seconda delle piante usate, svolgono attività sui tessuti cellulari, sul sistema nervoso, sistema osseo, sui legamenti, sulla pelle e i capelli.

I succhi freschi rappresentano un semplice ed efficace modo sia per rinsaldare sia per mantenere la giusta vitalità, poiché la sostanza vivente delle piante così preparate va ad alimentare il vivente che è in noi, proprio con un vivente che, nel nostro modo di vivere in continuo affanno, non può farci che bene.

Naturalmente, le persone che già prediligono un tipo di nutrizione sana, a base di cereali (integrali o semintegrali), di legumi, di verdure e di frutta con occasionali sconfinamenti nel mondo del formaggio e del pesce, beneficeranno più marcatamente dell’effetto dei succhi di piante fresche, a condizione che i prodotti alimentari provengano da una assennata agricoltura biologica o biodinamica.

Tra i succhi di piante freschi segnaliamo quelli di tarassaco, di ortica, di achillea (millefoglio), di sedano, di betulla, di carciofo, di biancospino e di rafano nero.
Anche succhi biologici di carota o di barbabietola – o misto fra questi, noto come succo di Breuss – possiedono delle grandi virtù, e possono andare a braccetto con i succhi di piante fresche, che sono di solito amari e adatti a palati più consapevoli.
Anche le centrifughe fresche di mela, o mela e carota, o altre verdure o frutta, possono aiutarci portando nel nostro organismo grandi quantitativi di vitamine di qualità. Centrifughe che però – va ribadito ancora una volta – divengono utili solo se quello che centrifughiamo è per lo meno biologico, senza inquinanti.

Il pericolo dell’acidosi

Settimocielo-biologico-equilibrio-acido-basico

L’organismo vive tra due estremi: acido e basico.

L’acidità è forse il problema più grande  che oggi l’essere umano si trova ad affrontare. Come si diviene acidi, o meglio, come si cade in acidosi o, peggio ancora, in iperacidosi?

Importante, anzi, fondamentale è il cibo: zucchero raffinato, caffè, carne, bevande industriali e cereali raffinati sono tra i peggiori acidificanti. Se questi alimenti (così come tutti gli alimenti) provengono per giunta dall’agricoltura chimicizzata o contaminata con OGM, i pericoli divengono ancora più grandi.

Come combattere l’acidità?

Non è difficile, se prendiamo coscienza dell’importanza della nutrizione.
Basta non assumere i cibi sopraelencati e nutrirsi con cibi biologici.
Certo, questi costano di più a causa delle lavorazioni – spesso anche manuali – che i contadini fanno (e con fatica) sui campi.
Questo costo superiore, però, ci protegge da molti problemi “di salute”, che possono essere anche gravi o molto gravi. È semplice: meno veleni=più salute.

Quando i cibi bio non bastano a portare il ph urinario a livello neutro (attorno al grado 7), allora si possono usare rimedi minerali naturali, in vendita nelle farmacie, nelle erboristerie e nei centri di alimentazione naturale seri.

Per precauzione, meglio chiedere il parere di un medico o di un nutrizionista esperto, poiché le persone con la tendenza a sviluppare calcoli renali potrebbero non sopportare i supplementi minerali.

Bambini: le responsabilità dei genitori

Centro il Settimocielo Trieste | La responsabilità della nutrizione biologica dei genitori

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In quest’epoca la tendenza è quella di andare verso una libertà senza confini.
Ben venga la libertà, ma se questa è puramente materiale, allora non si può parlare di libertà; bisogna trovare un altro termine e suggerirei “mancanza di responsabilità verso gli altri”.

Prendiamo per esempio i figli. Molte coppie desiderano avere dei bambini, anche molte donne single lo desiderano, ma ben pochi sanno cos’è meglio per i figli.
La responsabilità nei confronti dei bambini inizia molto prima della loro nascita, addirittura prima del concepimento.

La responsabilità dei genitori: dove inizia

Se la qualità degli spermatozoi e dell’ovulo che andrà fecondato non è buona, la genesi di quella vita a venire non sarà perfetta. Se, poi, durante la gravidanza, la futura madre non si porrà limiti, questo nascituro avrà più problemi ancora.

Come fare per mettere al mondo il nostro prossimo nel migliore dei modi, senza essere la causa di problemi che si manifesteranno specialmente nel sistema nervoso dei bambini?
La risposta è semplice ma proprio per questo, in questo periodo di complicazioni… sfugge ai più.

La risposta è: evitare tutto ciò che è dannoso, a partire dai nostri comportamenti.
Il nascituro ha necessità, per potersi sviluppare favorevolmente, di serenità, di amore e di un cibo a misura d’uomo.
Va da sé che il tutto prende le mosse da una severa autoanalisi: siamo pronti a essere genitori? Cosa significa esserlo? Vogliamo davvero il meglio per il nostro bambino?
Padre e madre devono confrontarsi con sincerità, poiché dovranno necessariamente compiere prima di tutto in loro un grande cambiamento.
(Care amiche donne, se il vostro partner non intende cambiare abitudini e atteggiamenti meglio cambiarlo subito piuttosto che quando sarete madri, questo per evitare traumi a vostro figlio. Ci sono già tanti bambini che soffrono a questo mondo).

Trasmettere una vita sana attraverso un’alimentazione consapevole

Una delle questioni più importanti è certamente quella alimentare. Cerchiamo di capire e di essere spregiudicati.
Nei cibi in commercio non troviamo forze di vita, esse sono state invertite in forze di morte da una logica industriale che punta al solo guadagno.
Il cibo, il nutrimento che è stato da sempre portatore di forze, di ristoro e di salute, oggi è uno dei fattori principali di malattia: coloranti, conservanti, concimi chimici… più di 500 sostanze chimiche sono presenti nei cibi (provate a pensare alle possibili interazioni tra queste sostanze). Oltre ad esse, troviamo: zucchero in eccesso, cioccolato in ogni dove, carne con anabolizzanti, antibiotici e quant’altro, eccesso di latte e latticini, di uova, di farine bianche, caffè, alcol, bevande gasate e altro ancora.

Se i futuri genitori, dunque, si nutrono in questo modo, possiamo dedurre che:

1) probabilmente ignorano queste questioni;
2) probabilmente questa ignoranza è legata a noncuranza;
3) nonostante tutte le raccomandazioni di molti esperti, non danno credito ad esse e sono convinti – anzi più che convinti – di sapere tutto e di più, e specialmente sono convinti che l’importante sia riempire i carrelli spendendo il minimo, così da poter spendere di più in hi-fi, giochini, moda, vacanze e altre evasioni (ci sono, ovviamente, anche molte persone che purtroppo dispongono di ben poco denaro, ma in questo articolo ci rivolgiamo a chi può e non fa, riservandoci di trattare l’argomento “risparmio” in un altro articolo).

Cosa può fare il genitore responsabile

  • Usare prodotti non inquinati (biologici e bio-dinamici).
  • Alimentarsi specialmente di cereali integrali e semintegrali.
  • Nutrirsi di proteine che non comportino l’uccisione e lo sfruttamento degli animali (per esempio mangiando tofu, lenticchie, azuki e altri legumi, nonché frutta secca)
  • Consumare verdure e ortaggi di stagione.
  • Acquistare prodotti agricoli della propria zona.
  • Bere tisane, acqua, sciroppi, caffè di cereali.
  • Dolcificare con sciroppo d’agave, zucchero di canna, miele (poiché i dolcificanti artificiali o raffinati sono molto pericolosi).

Semplice, no?
Se i genitori osservano questi principi, male non faranno ai loro futuri figli.

Crisi economica e nutrizione biologica

Alimenti biologici a Trieste

Ecco, ci siamo, non si può certo dire che non lo si sapeva.
Si faceva finta di niente, e intanto governi, banche e chissà quante altre “istituzioni” ci rubavano la vita goccia dopo goccia. E ora, forse, qualcuno – i meno stupidi, penso – inizia a farsi delle domande.

Le domande però, occorreva porsele già da un po’, perché, forse, per le risposte non c’è più tempo. Non sono pessimista: sono cosciente.
Ora vorrei che leggeste attentamente quello che segue.

In tempi di crisi, l’Umanità ha l’occasione di fare una bella inversione di rotta.

Investire nel nutrimento per guadagnare salute e tempo

Prendiamo il biologico: costa di più, avrà qualche vantaggio, no?
Quali sono questi vantaggi? Per esempio, una maggior resistenza ai malanni. Quanto si spende per visite private (di 10 minuti), per medicine con una montagna di controindicazioni, per esami vari… e quanto tempo sprechiamo in fila, come bestie al mattatoio, ad aspettare, biglietto in mano, che venga il nostro turno, e dopo qualche giorno o qualche settimana siamo di nuovo in fila per ritirare i responsi.

Se qualcuno si prendesse la briga di studiare il problema scoprirebbe, per esempio, che quasi tutte le intolleranze sono causate dai prodotti chimici presenti oltre misura nei cibi convenzionali e che, come per magia, solo cambiando i cibi chimici con quelli biologici molte intolleranze si risolvono da sole, senza l’aiuto di nessun esponente della medicina normale o naturale.
E ancora: quanti dei prodotti chimici presenti nei cibi convenzionali sono accusati dalla migliore classe medica di essere responsabili o corresponsabili di quelle che vengono eufemisticamente chiamate “Brutte malattie”.
Allora? Il biologico non conviene?

Ma, se ancora non siete convinti della bontà dei prodotti privi di veleni, provate per quidici giorni un’alimentazione sana (non una dieta dimagrante, le “diete” servono alle persone con problemi di salute, e non possono essere “Fai da te”).
Grazie a convinzioni semplicemente sbagliate, i padroni del mondo hanno inquinato, hanno fatto nascere pregiudizi e ci hanno ammalato.

Uscire dalla crisi si può: alimenti biologici, tecnologie ecosostenibili e cultura. Frequentatevi, scambiate le vostre idee, uscite dall’isolamento.
L’unione fa la forza, come sempre.

Il cibo corrotto porta alla corruzione della psiche

Il cibo corrotto influenza negativamente la psiche

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Un cibo corrotto significa che le sue componenti vitali sono state tolte.
Perché?
Perché le multinazionali sono organismi di corruzione.

E a cosa porta il cibo di cui ci si nutre se è stato manipolato, defraudato, violato… in una parola: corrotto?
Porta alla corruzione di organismi e sistemi di chi di quel cibo si nutre (il 98% delle persone), dunque ammala, ma non si ferma a questo.

La corruzione arriva anche alla nostra psiche.
Quante persone sono dipendenti dagli psicofarmaci? Molte, troppe, e queste persone servono solo a pagare tasse, per il resto sono lasciate in una sorta di oblio dal quale difficilmente escono.

Che tristezza: il genere umano asservito alle multinazionali, millenni di faticoso lavoro per innalzarsi e solo pochi decenni per venir distrutto.
Anche chi legge non è di solito da meno. Può trovarsi in disaccordo, ma evita di trovare una sua soluzione. Può trovarsi d’accordo, ma non disporre dei necessari strumenti (la volontà) per cambiare.

Il compito di risalire la china, dunque, spetta a pochi, a quelle persone che non si son fatte corrompere e che dispongono ancora di una loro dignità volitiva.
Spero di incontrarle…prima o poi.

La coscienza si sta ampliando

Centro il Settimocielo Trieste | Alimentazione biologica consapevole

[Photo credits]

 

Piano, piano, senza far troppo rumore la coscienza di noi occidentali si sta ampliando.

I vari scandali di politici che, rubando, si son fatti un piccolo impero sono un segno di questi tempi.
D’altra parte, ci si sta accorgendo che tutta la vita economica e politica altro non è che una realtà virtuale dove i cosiddetti “maneggioni”, che sono soltanto più furbi – più furbi e non più intelligenti – del resto della popolazione, hanno pescato a piene mani, con disprezzo degli altri e senza ideali da proporre (non ne hanno).

Assurgere al potere, qualunque esso sia, non è da tempo questione di meriti, bensì di inganni, truffe, falsità. Un bel film, che forse non troppi hanno capito (perché non si va al cinema che per distrarsi) è il divertente C’è chi dice no con Paola Cortellesi, che con leggerezza e maestria dipinge il mondo dei grandi imprenditori e di certi medici e certi avvocati: un modo di raccomandati impuniti.

Mi piace pensare, però, che non tutti siano così.
Ho molti amici medici che svolgono il loro lavoro con forte ideale, e un amico avvocato che persegue la giustizia con assoluta moralità. Questi sono i nostri tempi, tempi di un timido inizio di cambiamento, di un cambiamento che va verso una coscienza morale.

Qualcuno obietterà che “gli stupidi” e “gli ignoranti” non muovono un dito per far sì che un buon cambiamento avvenga… ma è solo una questione di evoluzione personale; se scuola e famiglia fossero orientate al bene, ci sarebbero molti meno “stupidi e ignoranti”, così come anche meno obesi, meno persone che andrebbero a caccia, meno donne con parti del corpo rifatte per vanità, meno violenza criminale, meno tossicodipendenti, meno frivoli concorsi di bellezza, meno esperimenti su animali e minor consumo di carne, ma anche di pesce, che è animale anch’esso.
Dimenticavo le discoteche, luoghi dove oggi purtroppo svampiscono le menti e le anime dei giovani.

Dunque, se già da sé un piccolo cambiamento di coscienza sembra esserci, possiamo aiutarlo.
Come? È molto semplice.
Avete presente i carrelli strapieni dei supermercati? Gran parte di quella merce che ancora molti pensano sia cibo, finisce negli inceneritori e prima nei cassonetti o sui marciapiedi ma, purtroppo, una parte viene anche mangiata.

L’uomo consta di tre parti: una più mentale, una più sentimentale ed una che potremmo ben definire Volontà.

I più non lo sanno, ma quello che oggi maggiormente pesa è la mancanza di volontà.
Il numero di persone consapevoli si restringe ulteriormente quando si chiede da cosa dipenda la volontà? Ebbene, non vi può essere volontà se il nutrimento che introduciamo in noi più che nutrirci ci avvelena.

Biologico e biodinamico a parte, tutto il rimanente cibo non nutre e quindi non  può sviluppare la volontà.
Pensate a cosa può fare una persona drogata o un ubriaca; bene, ora pensate a tutti i veleni che ogni giorno ingurgita la gente comune. Le droghe sono veleni che alterano, l’alcol e il cibo pieno di chimica fanno altrettanto.
Ecco che l’agricoltura biologica e ancor meglio quella biodinamica possono aiutare la nostra coscienza.